Nella vita di un investigatore non mancano i colpi di scena, come nel caso della truffa col morto compiuta per ottenere un risarcimento dopo il sinistro stradale

Questa storia di indagini riguarda un’investigazione compiuta dalla i3 ITALIA per un sinistro stradale nel quale, purtroppo, era deceduta una persona. Almeno così sembrava all’inizio…
Tutto inizia a febbraio quando due auto si scontrano e nello scontro il signor Antonino, uno dei due conducenti, muore. Si tratta di un uomo anziano, corpulento, non in perfetta forma fisica che, secondo i documenti giunti alle scrivanie degli operatori della i3 ITALIA, era morto a causa dell’incidente. Questo avrebbe comportato per l’assicurazione di cui l’agenzia investigativa curava i casi più sospetti, un esborso di milioni di euro per risarcire i familiari del fu signor Antonino.
Eppure, qualcosa in questa tragica storia non filava. Così gli operatori della i3 ITALIA hanno deciso di vederci più chiaro. Hanno contattato tutti gli ospedali di Palermo, hanno fatto controlli incrociati all’anagrafe, parlato con testimoni e sono anche andati a parlare con i vicini di casa del signor Antonino. Ed è proprio qui che hanno scoperto qualcosa di incredibile.
“Sì, povero signor Antonino, è stato sfortunato” si doleva un vicino di casa “non stava bene ma quell’incidente domestico gli è stato fatale.”
Avete capito bene, il signor Antonino non era morto per l’incidente stradale per il quale la sua famiglia avrebbe ricevuto un ricco risarcimento, ma era deceduto quattro mesi dopo, cioè a giugno, per un incidente domestico.
Gli operatori della i3 ITALIA allora hanno ricostruito gli eventi, hanno letto i referti del ricovero del signor Antonino e hanno trovato le prove schiaccianti sul reale destino del signor Antonino era morto sì, ma solo perché era inciampato in casa.
Grazie a questo risultato ottenuto la compagnia assicurativa ha risparmiato milioni di euro di risarcimento e chi aveva architettato il piano per intascare i soldi sulle spalle del fu signor Antonino è stato segnalato alle autorità. Sembra una storia strana, inventata oppure esagerata e invece i casi di “finti morti” con il solo scopo di incassare ricchi risarcimenti dalle assicurazioni sono frequenti anche a Palermo.